domenica 7 dicembre 2008

Post di denuncia

Il presente è un post su richiesta che ha come scopo quello di dar voce ad un mio amico, tal Giuseppe, che ha subito una bella quanto prevedibile ingiustizia. Come ho scritto qualche tempo fa, non c'è di che fidarsi della maggior parte di coloro che indossano una divisa e che vengono lautamente pagati per occuparsi della nostra sicurezza e della legalità. Leggete un po' che cosa mi ha raccontato il mio amico, che, nonostante si sia laureato da poco in filosofia e a pieni voti, si era degnato di fare l'onore all'Arma dei carabinieri di tentare di essere accolto come allievo maresciallo. Superato l'esame a quiz con un punteggio elevato e superate tanto le prove fisiche quanto quelle psicologiche col massimo del punteggio non senza avere perfino affrontato con successo delle prove supplementari, si è tuttavia visto estromesso dal concorso con l'odioso pretesto di avere una degenerazione vitro-retinica in un occhio. Per inciso, i medici della commissione hanno potuto verificare che Giuseppe ha dieci decimi di vista e se lui non avesse riferito loro di un intervento subito una decina di anni fa non si sarebbero accorti di nulla. Anzi, per dir meglio, l'oculista che lo ha esaminato non è riuscito ad accertare nessuna degenerazione. Peraltro il mio amico non ha alcuna degenerazione visto che l'intervento che ha subito era solo di carattere preventivo: quindi si può dire che non ha e non ha mai avuto alcuna degenerazione. Naturalmente lui non sa che cosa gli hanno fatto firmare dopo la visita oculistica non potendo vedere a causa dell'atropina ma prima di firmare gli era stato assicurato che era tutto a posto. Eppure poi è stato dichiarato inidoneo proprio per questa presunta e insussistente degenerazione vitro-retinica. Questo non fa che rendermi ancora più certo del livello dei mezzucci che vengono utilizzati in questi ambienti per raggiungere i propri scopi.
Ma non mancate di leggere anche quest'altra piccola ma ancora più grottesca esperienza patita da un altro candidato al medesimo concorso: un tale provava per il terzo anno consecutivo ad essere scelto e fatte le visite mediche si è visto scartato perchè secondo i parametri fissati è risultato due centimetri più basso del dovuto. Al che l'infelice si è visto costretto ad esclamare: "ma come è possibile? Due anni fa e l'anno scorso ero alto 166 cm e quest'anno 164. Come lo si spiega?" L'inteligentissima risposta dell'ufficiale è stata, pare dopo un uniziale momento di imbarazzo, che il candidato nell'ultimo anno si era ingobbito di due centimetri.
Andando al sodo per chi non lo avesse ancora capito, tanto il mio amico quanto quest'altro povero disgraziato non dovevano essere selezionati perchè non erano raccomandati. Del resto il mio amico era stato messo più volte in guardia anche da un ex-ufficiale dei carabinieri che peraltro, visto l'ambiente in cui si trovava, aveva deciso bene di cambiare mestiere. Non importa quanto vali ma da chi sei raccomandato, un po' come funziona all'università e in quasi tutti gli altri settori della nostra società. Non importa se sei sovrappeso o se sei ignorante come una capra come quel Piersilvio D'Agora di cui vi raccontavo in un precedente post, che una volta ebbe il coraggio di rispondere alla mia domanda su che cosa significava la parola che lui mi stava leggendo della querela diretta contro di me che quella parola (ben inteso: quella parola scritta sotto dettatura di un avvocato da un intelletto degno quanto quello del Piersilvio e appertenente ad ul collega di quest'ultimo in realtà non esisteva; chissà che cosa aveva dettato quell'avvocato!) significava "questo e quello", non dicendo in effetti nulla di sensato e anzi, incalzato dalla ripetizione della mia domanda, come uno scolaretto ignorantello mi disse che (facciamo finta) "derato" vuol dire "derato", non potendo ammettere che non ne conosceva il significato. Ma bisogna concedergli le attenuanti, quel termine non esisteva ed egli, in qualche maniera, pagava la colpa di un suo collega altrattanto indotto. Ma riflettendoci su che bel disastro: un'ignoranza al quadrato. Naturalmente, ad un certo segno del nostro botta e risposta ho dovuto cedere perchè l'eroico carbiniere minacciò di sbattermi a calci fuori dalla "sua" stanza. Tanto asinino per cultura quanto per condotta.
Concludo riferendovi le impressioni del mio amico sui giorni che ha trascorso in caserma per il concorso e che credo di poter dire confermino integralmente le mie teorie sulla psicologia dei corpi di polizia. Ufficiali, sottoufficiali e idioti semplici facevano di tutto per far sentire i candidati delle nullità e per far loro capire che dovevano obbedire senza neanche pensarci su. Naturalmente se in una stanza c'era un maresciallo in assenza di un ufficiale, il primo si sentiva un dio senza misericordia, ma se solo la stessa persona si trovava in presenza di un suo superiore diventava un cagnolino senza libera deliberazione. Ogni comando e richiamo ai candidati era imposto al solo scopo di far capire che lì dentro il sottoposto deve solo obbedire e deporre ogni volontà autonoma, certo in cambio, trattandosi di futuri marescialli, di esercitare un analogo dispotico potere sui propri futuri sottoposti.
Che cosa dedurne? Forse che la formazione dei cadetti, in questi ambienti, genera idioti cui non serve il cervello perchè c'è sempre un superiore di cui seguire le direttive o perfino degli psicopatici? Come si potrebbero definire altrimenti degli uomini che esercitano un potere non limitato dal'esercizio di un pensiero critico nei confronti degli uni mentre spesso godono nella sottomissione al superiore? Allora non sorprenda che appena anche un carabiniere o poliziotto del grado di carriera più basso ne ha la possibilità abusi del proprio potere con il cittadino inerme.

4 commenti:

Tommy David ha detto...

Caro Antonio, a mio avviso invece giustizia è stata fatta. Un laureato in filosofia non è degno che si arruoli nell'Arma, ammesso che voglia essere ancora Filosofo.

Comunque non racconti (almeno a me) nulla di particlarmente scioccante. Sono cose che accadono anche a laureati in pieni voti in giurisprudenza e con mezza raccomandazione per giunta.

Sebastiano Scavo ha detto...

Beh, storie sui concorsi per l'accesso alle forze armate ce ne sono davvero tante, alcune davvero inquietanti, come l'amico di un amico respinto per "faccia non conforme alla divisa"... ma ce ne rendiamo conto? O un altro mio amico, per giunta dotato di sostanziosa raccomandazione, rifiutato dalla polizia perchè costretto a sostenere la prova di salto in alto staccando con entrambi i piedi, quando universalmente si sa che nel salto in alto si stacca con un piede solo. E così si era allenato per mesi il mio amico...
Il primo caso narrato da Antonio è davvero sottile, per cui propongo di evidenziare tale bizantinismo in un bel ricorso... non si sa mai, l'importante è però non farsi eccessive aspettative.
Per il resto... è molto doloroso non poter obiettare all'evidenza delle conclusioni di Antonio, per cui delego al messaggio del film "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (di Elio Petri; magistrale colonna sonora del maestro Morricone) la mia opinione su queste forze dell'ordine (che, lo dico prima di suscitare allarmismi, coincide sostanzialmente con quella di Antonio - nonostante abbia conosciuto anche delle eccezioni a questo prototipo di difensore dell'ordine).
A presto,
real_gone
il_posto_delle_fragole

antonio ha detto...

Le vostre aggiunte quasi mi consolano. E poi come negare che tu Tommy sia ancora più nel giusto quando sfoderi certe considerazioni sulla degnità dell'ingresso in certi ambienti di un filosofo. Io stesso ho cercato di consolare il mio amico con simili argomentazioni. Tuttavia in certi momenti ci penso un po' su e mi dico che ci sono stati dei grandi ingegni che sono stati uomini d'armi e al contempo di pensiero: per esempio Jünger, per non andare troppo in là col tempo, ma poi mi dico che perfino La Wehrmacht poteva ospitare tra le proprie file gente migliore di quella che si trovanelle nostre forze dell'ordine.
Come vorrei che qualche carabiniere o poliziotto leggesse i miei post e i vostri commenti!

Sebastiano Scavo ha detto...

Uhm... ci vorrebbe la traduzione simultanea, una "versione in prosa", che so...